Piccolo testo scritto in onore della mostra fotografica di Francesca Tilio, dal 15 luglio a Pesaro.
Petit texte en honneur de l'exposition des photos de Francesca Tilio, à partir du 15 julliet en Italie, à Pesaro.
A little contribution for Francesca Tilio's photo exhibition in Pesaro, Italy
A FRANCESCA
Sono diventata donna tardi, dopo i trent’anni, non so cosa sia stato, un senso di frattura nel mio corpo, un’improvvisa fragilità davanti al male, un potente istinto di madre non per i figli, ma per le cose e le persone tutte, per gli animali, come se avessi partorito io il mondo intero, un desiderio da geisha di piegarmi al piacere altrui, una frenesia di libertà selvaggia, una voglia di ballare da sola la musica di vecchie canzoni italiane, un’insofferenza per le regole, una sregolatezza mite, un senso di rivoluzionaria schizofrenia nel volere essere tutto e tutte, e insieme niente, dissolvermi nel nulla senza lasciare traccia, strangolata dalle voci altrui, un bisogno frenetico di trovare la mia voce tra mille voci, una voglia di reggiseni e di paillettes, di tacchi e cocktails amari,di sdraiarmi sul letto nuda da sola e sentire il piacere dell’aria che attraversa il mio corpo, una voglia di invecchiare tra cani e bambini, di accarezzare piano le rughe sulla mia pelle e di volermi finalmente bene.